lunedì 14 maggio 2012

Il "tiro in alto"




Oggi in cantiere si è posto un problema: sollevare una pompa di calore del peso di 400 Kg a 4 metri sopra un soppalco.
Il problema sarebbe anche banale da risolvere, basta avere un sollevatore di potenza adeguata ed un adeguato braccio, ma in questo caso il soppalco si trovava in un cortile a cui si accedeva tramite un corridoio largo un metro che non permetteva il passaggio di macchinari per il sollevamento.


Per risolvere il problema si è ricorsi ad un sistema usato già dagli Antichi Romani.....  il "tiro in alto".
È stato installato un ponteggio di altezza e resistenza adeguate




 
quindi, tramite una carrucola, si è sollevata a mano la pompa di calore fino a posizionarla sul soppalco.
 



 



Le immagini mostrano il lavoro; naturalmente è stata prestata la massima attenzione alla sicurezza.

Lo so che tutto questo non ha nulla di tecnologico e rappresenta un'operazione quasi di altri tempi, vista la presenza in cantiere di macchine di ogni tipo e per ogni necessità, ma proprio per questo, per il fatto che si tratta di un'operazione desueta, ho voluto documentarla.

giovedì 2 febbraio 2012

Microinverter?!?!

Tempo fa avevo sentito parlare dei microinverter nella realizzazione di impianti fotovoltaici e le prospettive che offrivano erano decisamente interessanti.
Questi prodotti sono degli inverter a tutti gli effetti, ma dedicati ad un singolo modulo invece che a gruppi di moduli collegati in stringhe con caratteristiche di tensione e corrente opportune.
I vantaggi di una scelta del genere sono molteplici, ad esempio l'impianto diventa completamente in corrente alternata visto che da ogni modulo, il microinverter a cui è collegato produce direttamente corrente alternata.
Questo comporta, ad esempio, minori costi nei dispositivi di sezionamento e protezione, minori rischi di produzione di archi elettrici e, quindi, di rischi di incendio.
Inoltre ogni modulo è in grado di ottenere le massime prestazioni dall'irraggiamento solare da cui è colpito visto che l'MPPT del microinverter sarà relativo al singolo modulo ed ottimizzato per l'orientamento dello stesso: non ci saranno più rischi di mismatch anche con moduli orientati in modo diverso tra loro (quindi maggiore flessibilità nel posizionamento).
Vantaggio ancora più importante è la possibilità di sostituire un modulo di un impianto anche con moduli di tipo diverso da quelli installati un fase di costruzione, cosa impossibile con impianti realizzati con i classici inverter a cui sono collegate stringhe di moduli tutti esattamente dello stesso tipo (proprio per evitare problemi di mismatch).
Insomma tutta una serie di vantaggi e, a quanto pare, nessuno svantaggio.
Dovendo progettare un impianto su un terrazzo da circa 13 kW ho pensato che poteva essere una buona occasione per testare questa tecnologia, visto che l'impianto presentava alcune zone a rischio ombreggiamento.
Cercando su internet ho trovato tre offerte che potete verificare a questi indirizzi:

http://it.power-one.com/renewable-energy/products/solar/string-inverters/aurora-micro/series
http://enphase.com/
http://www.enecsys.com/

Ho chiesto informazioni a tutti e tre i siti, ma ad oggi non ho ricevuto risposta (sono passati solo un paio di giiorni...), sono però venuto a sapere che il prodotto Power One ad oggi è solo pubblicizzato, ma non verrà commercializzato prima di qualche mese (giugno, sembra...) ad un prezzo intorno ai 140 €.
Ho provato a fare due conti: per il mio impianto da 13 kW sarebbe andato bene, ad esempio, il Power One 12,5 che ha un prezzo (i prezzi di questi oggetti sono estremamente variabili...) intorno ai 3500 €.
Con moduli da 250W servono 52 moduli, quindi 52 microinverter ad un costo totale di 7280 €.
Così sembrerebbe più conveniente il classico inverter, c'è da dire, però che il costo del singolo microinverter potrebbe essere più basso di quello che sono venuto a sapere io, in questo campo, come sa bene chi ci lavora, i costi sono estremamente variabili e dipendono da tanti fattori.
Secondo me anche spendendo qualche migliaio di euro in più potrebbe essere comunque conveniente, tenendo anche conto del risparmio nelle altre attrezzature, della facilità e velocità di installazione e dei vantaggi sopra elencati.
Insomma, rimango con la curiosità.....

Aggiornamento: mi ha risposto la Enphase fornendomi il nome del contatto commerciale su Roma (PVsolar) e la massima disponibilità per eventuali sviluppi di progetti ed un listino per avere un'idea del costo dei sistemi (prezzi più bassi di quelli Power One). A questo punto il costo del progetto è davvero paragonabile a quello con inverter classico.